Paese che vai, presepe che trovi

Dalla prima Natività a Greccio alle statue di sabbia a Lignano Sabbiadoro, ecco i Presepi più curiosi e belli da non perdere
Se c’è una domanda che abbiamo sentito almeno una volta è quella resa celebre da Eduardo De Filippo nella commedia Natale in casa Cupiello: «Te piace ‘o presepe?». La risposta di Nennillo, invariabilmente «No!», rappresenta il contrasto generazionale e culturale, ma per il suo papà Luca, il presepe era molto più che una tradizione: era una passione, un rituale carico di significato e cura.
I presepi più curiosi e belli, in Italia
E voi, viaggiatrici, avete mai dedicato un viaggio a scoprire i presepi, veri capolavori d’arte e cultura? Tra artigianato e tradizione, ogni regione italiana ha la sua particolarità. Per questo, vi portiamo alla scoperta dei presepi più curiosi e belli, iniziando da quelli che animano le feste per poi arrivare a quelli che potete visitare tutto l’anno.
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Il primo presepio della storia
Ma quando è nato il presepio? Il primo e vivente, fu ideato a Greccio, nel cuore della Valle Reatina, da San Francesco D’Assisi. Si racconta che avvicinandosi il Natale dell’anno 1223 San Francesco chiese aiuto a Giovanni da Greccio, uomo profondamente religioso, per raccogliere una buona quantità di paglia e per far portare in una grotta un bue e un asino, in modo tale da poter ricreare la Santa Grotta di Betlemme. Un affresco quattrocentesco all’interno del complesso monastico, ricorda tale episodio. Anche quest’anno, inoltre, c’è l’opportunità di immergersi in quella storia attraverso una rievocazione storica straordinaria, in cui gli abitanti del borgo si trasformano in attori e attrici per ricreare le scene più significative della Natività. Andrà in scena il 21/22 – 26/27/28/29 dicembre e 1/4/5/6 gennaio, oltre a una rappresentazione speciale per la notte di Natale.

Una meta che unisce spiritualità e paesaggi incantevoli, perfetta per una passeggiata contemplativa prima di gustare un buon bicchiere di vino locale. Dai 705 metri di altitudine le meraviglie della valle si abbracciano in un solo colpo d’occhio: i confini delle costruzioni si perdono nei boschi rigogliosi e lo sguardo spazia sul massiccio del Terminillo. Il borgo medievale, fa parte di Anima Reatina, un progetto di promozione turistica territoriale con l’obiettivo di far conoscere un angolo incantevole del Lazio, dove la natura è un sentimento e il paesaggio uno stato d’animo.
Info: prolocogreccio.it
La diffusione dei presepi
È solo dalla metà del 1700 però, quando Carlo III di Borbone diffonde il presepe nel Regno di Napoli che inizia la sua fortuna “popolare” e che si tramanda fino ai giorni nostri.
Si può fare una vera e “caccia al presepe” tra Crodo e nei piccoli borghi di montagna intorno della Valle Antigorio, in Piemonte. Un percorso di emozioni di 72 presepi che si caratterizzano per avere l’acqua come elemento comune (visibili gratuitamente fino al 6 gennaio). L’acqua è quella di fontane in pietra del Seicento, è l’acqua di antichi lavatoi, di rii che diventano cornici naturali. Il percorso è sempre fruibile, di giorno e di sera, quando le luci rendono ancor più carica di magia questa esperienza.

Sull’acqua di Cesenatico
L’unico presepe davvero galleggiante in Italia si trova, però, sul Portocanale di Cesenatico (Fc). È il Presepe della Marineria e le figure sono a bordo delle imbarcazioni storiche che galleggiano sull’ultimo tratto del porto, disegnato da Leonardo Da Vinci. La magia si sprigiona dopo le cinque della sera, quando la scena si accende di piccole luci e i personaggi – sono una cinquantina – sembrano quasi prendere vita sotto il cielo notturno. Le figure, in legno di Cirmolo, con drappeggi in tela spalmata a cera, oltre alla Sacra Famiglia e ai Re Magi rappresentano la vita del borgo con il burattinaio, i pescatori, la piadinara, il suonatore di fisarmonica. Fino al 12 gennaio 2025.
Info: visitcesenatico.it
La Natività di sale
Sempre in Emilia Romagna, vale una visita Cervia. La città famosa per le sue saline non poteva non avere un presepe realizzato interamente con il sale, con in più i salinari al posto dei pastori. È conservato nel Museo del Sale in una teca di vetro che protegge le statue dai cambiamenti climatici e soprattutto dall’umidità. Negli spazi del museo si trova anche la Natività rappresentata nella tipica capanna in giunco dei salinari e il presepe animato che rappresenta i luoghi e i personaggi della città di Cervia. Si vede la burchiella che porta il sale ai magazzini, il faro che indica, con il suo fascio di luce, la giusta direzione ai naviganti.
Info: musa.comunecervia.it
Sculture di Sabbia
L’odore avvolgente della cannella, il profumo del mare, una passeggiata sulla spiaggia, le decorazioni scintillanti che animano la città. Tutto questo a Lignano Sabbiadoro per il “Natale d’A…Mare“, con tante iniziative. Tra queste, spicca il tradizionale Presepe di Sabbia in riva al mare (fino al 2 febbraio 2025), dedicato al tema “Panem nostrum cotidianum” per celebrare il territorio lignanese – che si estende tra i fiumi Tagliamento e Isonzo – tra cucina tipica, tradizioni, arte e spiritualità. L’opera si sofferma sul lavoro nei campi e sulle festività dei santi legate ai cicli agrari, raccontando i piatti tradizionali che custodiscono sapori antichi e la storia della vita contadina in Friuli Venezia Giulia. La curiosità? Gli artisti utilizzano esclusivamente la sabbia della spiaggia e l’acqua del mare, senza ricorrere a collanti o altri additivi, per realizzare le straordinarie sculture che torneranno ad essere sabbia della spiaggia al termine della mostra, in un circolo di sostenibilità in cui l’arte si fonde con la natura.
Info: www.presepelignano.it
Il Borgo dei presepi
Bagolino, antico borgo della Valle Sabbia, ospita dal 21 dicembre al 6 gennaio una stupenda rassegna di presepi, che viene allestita in tutto il paese. Oltre 100 i presepi, visitabili 24 ore su 24: disposti lungo un itinerario che si snoda per oltre 6 chilometri, sono collocati negli angoli più disparati, da un portico al davanzale di una finestra, da una fontana all’angolo di una stradina. A realizzarli sono stati gli abitanti del paese che, con estro e creatività, hanno utilizzato materiale di ogni genere, privilegiando materie naturali e di riciclo. Per scoprirli basta seguire il percorso segnalato da una stella cometa gialla.
Info: www.visitbrescia.it
I presepi permanenti
Ci sono un po’ di qua e di là in Italia anche dei presepi permanenti visibili tutto l’anno Vi sorprenderete nello scoprire che Genova ha un’antica tradizione presepiale che risale al 1610. Il cuore è il presepe del Santuario di Nostra Signora Assunta di Carbonara, detto “La Madonnetta”, allestito in maniera stabile: si caratterizza per un centinaio di sculture lignee o in costume d’epoca (dal XVII al XVIII secolo) in un’ambientazione scenografica della repubblica marinara di un tempo dove si possono riconoscere molti luoghi cittadini.
Info: www.visitgenoa.it

A destra il corteo dei Magi accompagnato da paggi, soldati, cavalli; al centro alcuni monumenti fra i più rappresentativi della città, come palazzo Doria e la Lanterna con le navi. Il santuario è raggiungibile con la funicolare che da Largo Zecca sale verso le colline del Righi, un’occasione per godere di spettacolari viste “verticali” tra le case e il mare.
Nella patria di Torquato Tasso
La patria di Torquato Tasso, Sorrento, vanta un presente all’interno della Cattedrale che può essere considerato una vera e propria opera d’arte perché interpreta i canoni che hanno ispirato la scuola dei presepisti napoletani del ‘700. Ci si trova di fronte a centinaia di pastori e personaggi con tessuti pregiati, tanti animali, ceste di frutta e di ortaggi, di banchi di carne e di pesce, che conferiscono grande vitalità all’insieme, fino al punto di renderlo quasi pulsante di vita. Tra gli aspetti più particolari c’è la scena della Natività che è inserita tra i ruderi di un tempio pagano, al posto della tradizionale capanna, sorvolata da una schiera di angeli. Tutto ha una visione prospettica, è caratterizzato da zone pianeggianti, alternate ad altre più impervie, valloni e ad asperità, quasi a ricordare il panorama della Penisola Sorrentina.
Info: www.comune.sorrento.na.it
La Sacra Famiglia

Comletiamo il nostro viaggi tra i presepi più curiosi e belli a Tursi, in Basilicata, nella cripta della Collegiata di Santa Maria Maggiore, nel cuore del rione Rabatana, l’antico borgo, si può ammirare il Presepe permanente in pietra del XVI secolo. Altobello Persio da Montescaglioso ha plasmato la materia per dare forma e colore alla Sacra Famiglia. Nello stesso sono anche raffigurati, sulla parete di fondo, il castello, nucleo primitivo attorno cui si sviluppò l’iniziale impianto urbano della cittadina.
Info: www.elleviaggi.com

Basta sentirmi parlare per intuire il mio attaccamento alla Basilicata. Nonostante viva a Bologna da tanti anni e ami questa città, ho mantenuto una visione Sudcentrica della vita. Giornalista professionista, tutor al master in giornalismo, scrittrice e soprattutto “ragazza” piena di energia. Ho una valigia sempre pronta, anche se a ogni viaggio dimentico qualcosa. Vivrei in estate tutto l’anno e sogno una casa vista mare. Scrivo libri di curiosità (Book Sun Lover) e romanzi (“Un giorno sì un altro no”, “Come un fiore sul quaderno”). Leggo tanto, sorrido ancora di più.