ART CITY Bologna 2025: l’arte contemporanea illumina le Porte della città

Fino al 16 febbraio, un viaggio tra passato e futuro, dove l’arte contemporanea reinventa i luoghi simbolo della Turrita
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L’INVITO BOLOGNESE: DENTRO E FUORI PORTA
“Ci vediamo in quel locale dentro Porta!” – un invito che evoca immediatamente l’atmosfera di Bologna, una città che gioca da sempre con il confine tra dentro e fuori, tra il centro e la periferia, tra passato e presente. E se invece vi dicessimo: “Andiamo al cinema fuori porta”? Un passo oltre il limite, dove il cuore pulsante della città lascia spazio alla sua anima più nascosta e affascinante.
Le famose espressioni bolognesi “dentro porta” e “fuori porta”, che accompagnano abitanti e turiste nelle conversazioni quotidiane, sono solo una piccola parte di una storia molto più grande. Un gioco linguistico che ci parla di una città in continuo mutamento, che si rinnova mantenendo saldi i legami con la sua storia. Fin dal 1300, le dieci Porte, nate a difesa della città, sono state testimoni silenziosi di importanti accadimenti cittadini, quali ingressi trionfali di eserciti, battaglie perse, cortei danzanti, movimenti di resistenza e di riscatto. Non sono semplici ingressi, ma veri e propri simboli che raccontano l’evoluzione della Turrita, dal periodo medievale alle sfide moderne.
ART CITY BOLOGNA 2025: UN PERCORSO TRA ARTE E STORIA
E quest’anno, con ART CITY Bologna 2025 – giunta alla tredicesima edizione e in programma da giovedì 6 a domenica 16 febbraio – questi simboli architettonici che, come bussole, aiutano a orientarsi nello spazio urbano, s’illuminano e si trasformano in portali pronti a riflettere nuove dimensioni artistiche, simboliche e contemporanee. Entrate dentro, o uscite fuori: ogni porta che ammirerete o attraverserete vi porterà più vicino a un nuovo orizzonte, pieno di creatività e di nuove scoperte. Un’occasione per un fine settimana con le amiche, o manco a dirlo… una gita “fuori porta”. Del resto il turismo in rosa è sempre più in crescita e Bologna, stando ai dati raccolti da Bed and Breakfast si conferma una delle destinazioni più richieste insieme a tutta l’Emilia-Romagna, subito dopo Roma e il Lazio. L’intera città si trasforma in un palcoscenico diffuso della cultura contemporanea, con oltre 270 appuntamenti in calendario, tra mostre, performance, talk, installazioni ed eventi.
LE OPERE DA NON PERDERE
Ed ecco, tra le tante, Porta Mascarella dove Angelo Plessas colloca, nella facciata del varco, l’opera Extropic Optimisms: Portal IV, un vero e proprio portale composto da insegne luminose, raffiguranti diversi simboli scelti dall’artista greco in quanto portatori di conciliazione e rigenerazione, che investirà di fortuna ed energia chiunque incrocerà casualmente l’attraversamento bolognese. In Porta San Donato l’installazione sonora Deep Water Pulse di Susan Philipsz evoca il mondo sommerso e l’abisso marino; così come, in modo metaforico, il ritmo del battito cardiaco. Il percorso prosegue in Porta San Vitale con l’artista Judith Hopf e la scultura Phone User 4 attraverso cui, con il linguaggio ironico mutuato dalla slapstick comedy, l’artista si concentra sui nostri gesti quotidiani e sui movimenti inconsci. Franco Mazzucchelli propone il suo nuovo Intervento ambientale, una grande scultura gonfiabile in pvc nel portico antistante al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna. Francesco Cavaliere anima Porta Saragozza con la scultura OTTO, doppia curva lingua!, la quale agisce come una giocosa cassa di risonanza attraverso cui diffondere il proprio pensiero e amplificare la propria energia.

IL PERCORSO CICLABILE E IL LEGAME CON LA STORIA
A queste si aggiunge un undicesimo progetto che, attraverso una performance in movimento di Derek MF Di Fabio – una biciclettata – fa da collante all’intero progetto. Un percorso circolare di opere, firmate da artisti e artiste italiani e internazionali, intreccia così un dialogo con la storia, le trasformazioni sociali e i cambiamenti culturali e morfologici che hanno plasmato la città felsinea. Lungo gli otto chilometri dei viali cittadini, si potranno scoprire, passo dopo passo, i linguaggi dell’arte contemporanea insieme alla storia del capoluogo emiliano-romagnolo.
IL TOUR “LE PORTE DELLA CITTÀ”
Per godere a pieno di tutto il percorso si può fare lo speciale Tour Le Porte della Città, organizzato in collaborazione con Fondazione Bologna Welcome e City Red Bus. Il percorso a bordo di un bus – previsto nelle giornate di venerdì 7, sabato 8, domenica 9, sabato 15 e domenica 16 febbraio alle 15 – ha una durata di 2 ore e mezza circa (Biglietto al costo di 15 euro)
Le prenotazioni sono disponibili al link:https://www.bolognawelcome.com/it/esperienze/334999/ART-CITY-Bologna-2025-Special-Program-Tour–%22Le-Porte-della-Citta%22

LE ALTRE INIZIATIVE IN PROGRAMMA
Tante le iniziative durante queste giornate, tra cui I quaderni di Hannah Arendt: un’installazione di Sabrina Mezzaqui che riproduce manualmente le pagine di Nel deserto del pensiero – Quaderni e diari 1950-1973 di Hannah Arendt (Beat Edizioni). L’opera si ispira ai 29 quaderni manoscritti dell’autrice, dove annotava riflessioni in diverse lingue: tedesco, inglese, francese, greco e latino. La mostra personale, curata da Manuela Valentini e ospitata dall’Archivio di Storia delle Donne di Bologna, vuole essere una meditazione sul processo di scrittura, lettura e pensiero, un invito a ripensare e riflettere, alla ricerca della verità attraverso il gesto del copiare e del leggere.
Alla Biblioteca delle Arti – Sezione Arti Visive “I.B. Supino” è visibile il focus Ri-Partire da Dada. I libri, le ricerche, le idee di Francesca Alinovi. In occasione del 40° anniversario dell’acquisizione del fondo librario di Francesca Alinovi, la mostra a cura di Pasquale Fameli e Federica Muzzarelli, con la collaborazione di Katia Amaroli, celebra l’eredità intellettuale della studiosa attraverso un’esposizione dedicata ai suoi libri, alle ricerche e alle idee.
LE ATMOSFERE DI CASA MORANDI
Nel progetto espositivo Il quale cerca solamente la sua bellezza, nel modo qui descritto Alessandra Spranzi dialoga con le atmosfere di Casa Morandi, casa e atelier di Giorgio Morandi, esplorando affinità con il maestro bolognese. La mostra, a cura di Lorenzo Balbi, presenta nove fotografie inedite tratte dalla serie Sul tavolo #80 (2014-2024). Ogni immagine, pur rappresentando lo stesso soggetto, varia leggermente per colore e luce, invitando a uno sguardo lento e riflessivo. La ripetizione non è solo formale, ma una ricerca verso una dimensione metafisica, dove la bellezza si rivela nella contemplazione silenziosa e nel fluire del tempo.
UN’OCCASIONE IMPERDIBILE
Art City – promossa dal Comune di Bologna e da BolognaFiere, e diretta da Lorenzo Balbi, direttore di MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna del Settore Musei Civici Bologna rappresenta una fusione di arte, storia e modernità, un’occasione imperdibile per vivere la città felsinea in modo nuovo, tra creatività, cultura e bellezza

Basta sentirmi parlare per intuire il mio attaccamento alla Basilicata. Nonostante viva a Bologna da tanti anni e ami questa città, ho mantenuto una visione Sudcentrica della vita. Giornalista professionista, tutor al master in giornalismo, scrittrice e soprattutto “ragazza” piena di energia. Ho una valigia sempre pronta, anche se a ogni viaggio dimentico qualcosa. Vivrei in estate tutto l’anno e sogno una casa vista mare. Scrivo libri di curiosità (Book Sun Lover) e romanzi (“Un giorno sì un altro no”, “Come un fiore sul quaderno”). Leggo tanto, sorrido ancora di più.