“Quando non sai dove stai andando, ricorda da dove vieni”
“Quando non sai dove stai andando, ricorda da dove vieni”. Ruota attorno a questa consapevolezza il romanzo della nostra Isa Grassano “Un giorno sì un altro no” (Giraldi editore) che a oltre un anno dalla sua pubblicazione continua a riscuotere successo e sulla stampa e fra i lettori. La storia, ambientata a Roma “di una bellezza da sembrare sempre nuova”, strappa sempre un sorriso ma si abbandona anche all’introspezione, scava in traumi, emozioni, ricordi del passato, espressioni psicopatologiche e voglia di farcela.
Protagonisti sono Arabella e Ludo, ma lasciamo che sia la nostra Isa a raccontarci qualcosa di più e del suo libro e delle sue abitudini.
Arabella come Bridget Jones, come è stata definita dai media. In che modo sono simili?
Arabella è stata definita dalla stampa la Bridget Jones dei giorni nostri. Si assomigliano nella loro insicurezza, nel loro essere impacciate, nel non sentirsi abbastanza attraenti di fronte a questi uomini così affascinanti e belli.
Cosa consigli a quanti si sentono come la protagonista del tuo libro?
Di imparare a volersi bene e ad apprezzarsi per quel che si è e che si ha, di lavorare sull’autostima, che poi è quello che fa Arabella e, infatti, nella seconda parte del romanzo la protagonista mostra di avere una crescita, più grinta e determinazione.
Dal tuo punto di vista e da quello di Arabella, esiste l’amore e il cosiddetto principe azzurro o siamo noi a doverci amare e stop, punto?
Sia dal mio punto di vista che quello di Arabella l’amore esiste ed è una cosa bellissima, ma è importante non far dipendere la nostra vita dagli uomini. Come fa Arabella all’inizio perdendosi in questo maschio che è ad intermittenza, compare e scompare a suo piacimento. Pur essendo innamorate o in coppia ognuna di noi dovrebbe mantenere i suoi spazi, vivere in funzione del proprio io e non dipendere da chi ci è accanto, che sia o meno un principe azzurro.
Credi che ci sia spazio nella società attuale per i tuoi protagonisti o si troverebbero spiazzati?
I miei personaggi sono frutto di questa società, nascono da pezzi di vita che ho osservato, da racconti di amiche che ho ascoltato, sono la sintesi di frammenti di amici e parenti, quindi si trovano perfettamente a loro agio.
Tra le pagine si fa un viaggio nel viaggio. Quanto è importante per te “muoversi e conoscere altri mondi”?
Sin da piccola sognavo di viaggiare per il mondo, un po’ ci sto riuscendo e spero di poter, dopo questo periodo di pandemia che ci sta tenendo fermi, di ricominciare a girare e scoprire posti nuovi. Muoversi significa incontrare sempre gente nuova, ascoltare le loro storie, che per me aggiunge significato alla vita.
Spazio tra le Dolomiti Lucane dove la protagonista, come me, prova l’ebbrezza del Volo dell’Angelo tra Castelmezzano e Pietrapertosa fino all’Abruzzo, alla Puglia e a New York.
“TU” in tre pregi e tre difetti.
I pregi sono più dei difetti (e ride, ndr). Sono solare, generosa, altruista, non mi arrabbio quasi mai e non porto rancore. Quanto ai difetti, non ricordo quasi mai i nomi, lavoro troppo e sono disordinatissima.
Quali sono i tuoi hobby?
Leggere decine di libri è il mio hobby più grande.
Il libro che avresti voluto scrivere tu.
Viaggio in Italia di Goethe, ma è il libro al quale spesso mi ispiro nei miei viaggi nel nostro Belpaese.
Come è la tua giornata tipo?
Sono una mattiniera, mi sveglio all’alba, mi piace godere del silenzio. Due caffè, in questo periodo estivo, sul terrazzino; un’ora di scrittura libri e poi al pc per rispondere alle mail, fare proposte, preparare articoli.
La tua citazione famosa preferita.
Quella che apre il mio romanzo Un giorno sì un altro no ed è di Emily Dickinson: “quando sentiamo il bisogno di un abbraccio, dobbiamo avere il coraggio di chiederlo”, a qualsiasi età aggiungo io.
a cura di di Maria Grilli