Tour letterari, un viaggio tra città e parole

Tour letterari in Italia: 5 città dove andare con le amiche

Cinque città italiane da leggere e vivere: quando i libri diventano biglietti di viaggio e le amiche compagne d’avventura tra le righe del mondo. La giornata mondiale del libro è l’occasione per partire…

«Si entra in un libro come in un treno, con qualche occhiatina dietro, con qualche esitazione e con la noia di cambiare luogo e idee. Come andrà il viaggio? Come sarà il libro?».

Così scriveva lo scrittore francese Jules Renard e vale ancora di più in occasione della Giornata Mondiale del Libro. Questa speciale ricorrenza si celebra ogni anno, il 23 aprile. Una data simbolica, che coincide con la scomparsa, nel 1616, di giganti come Shakespeare e Cervantes (vi racconto qualcosa in più nel mio libro “Book Sun Lover. Il taccuino per chi ama leggere e viaggiare edito da Giraldi editore). E per parlare di viaggi e libri, ecco 5 città per appassionanti tour letterari in Italia, perfette da vivere con le amiche…

Torino

Uno scorcio di Torino (© Isa Grassano)

Torino è la città dall’eleganza discreta e ha visto passare intellettuali, poeti e scrittori. Cesare Pavese amava passeggiare lungo il Po, mentre Guido Gozzano, esponente della poesia crepuscolare, traeva ispirazione dalla vita quotidiana. Edmondo De Amicis, con il suo Cuore, ha descritto un’epoca in cui la città era il simbolo dell’Italia in trasformazione.

Oggi il capoluogo piemontese continua a evolversi e ha conquistato anche il titolo di European Capital of Smart Tourism 2025, per il turismo innovativo e sostenibile. Ci si muove tra eleganti piazze e maestosi palazzi ereditati dal fasto di Casa Savoia e progettati da architetti come Juvarra e Guarini. Da non perdere Palazzo Carignano e Palazzo Madama e i musei tra i più importanti d’Europa: dall’Egizio al Museo del Cinema, ospitato nella spettacolare Mole Antonelliana. E per chi ama l’arte contemporanea, la Pista 500, sul tetto del Lingotto, offre un’esperienza unica tra installazioni artistiche e un giardino sospeso.

Dal 15 al 19 maggio il legame di Torino con i libri si rafforza con il Salone Internazionale del Libro, negli spazi del Lingotto Fiere. La kermesse trasforma la città in un crocevia di eventi, autori ed editori. Vivace e stimolante è anche l’attività del Circolo dei lettori, ospitato a Palazzo Graneri della Roccia, dove si susseguono presentazioni editoriali, incontri e gruppi di lettura. E se desiderate un’esperienza immersiva tra le pagine il Turin Bed&Books (www.turinbedbooks.it) è il rifugio perfetto. In passato ha ospitato il secondo piano della Libreria Antiquaria “Il Cartiglio” e fa dei libri antichi i protagonisti assoluti dei suoi ambienti. Info: turismotorino.org

Ravenna

Una delle sale del museo dedicato a Byron a Ravenna (© Apt Emilia Romagna)

Chi visita Ravenna se ne innamora subito, proprio come accadde a Boccaccio, che vi ambientò una delle sue più belle novelle o a Hermann Hesse che le ha dedicato alcuni versi. Si resta incantati dalle stelle dorate sul cielo blu del mausoleo dell’imperatrice Galla Placidia. Si va dalla grandiosa Basilica di San Vitale, dove il ritratto di Teodora risplende nei mosaici, fino alla pineta di San Vitale, un bosco che si estende per migliaia di ettari, a lambire il mare.

Ma è anche città di grandi poeti e amori appassionati. A testimoniarlo è il nuovo Museo Byron che racconta il soggiorno di Lord George Gordon Byron (1788-1824). Nel suo studiolo a Palazzo Guiccioli, il poeta compose opere immortali come Don Juan e Marino Faliero. Le sale espositive ripercorrono la sua produzione letteraria e svelano la travolgente passione per Teresa Gamba. Tra gli oggetti esposti si trovano taccuini, calamai, libri, lettere struggenti. Per una pausa tra storia e gusto ci sono la “Taverna Byron”, situata nelle cantine dove il poeta nascondeva armi per la Carboneria, e il caffè “L’Incontro”, in cui Byron teneva il suo bizzarro zoo, tra cui una scimmia. Infine, nessun viaggio a Ravenna può dirsi completo senza una sosta al Tempietto neoclassico di Dante, dove riposa il padre della letteratura italiana e autore della Divina Commedia. Info: emiliaromagnaturismo.it

Rieti

La libreria di Rieti all’interno di una chiesa sconsacrata (© Isa Grassano)

«Ci si trova in piazza» e, immediatamente, per i reatini s’intende che è Piazza Vittorio Emanuele II, il salotto buono della città, dove tra chiacchiere e aperitivi, si respira la storia: era l’antico forum romano. Al centro domina la Fontana dei Delfini, mentre tutt’intorno si innalzano palazzi di epoche diverse, tra cui il Palazzo Comunale. Da qui, le strade si diramano a raggiera, come via Garibaldi sulla quale si affaccia il Teatro Flavio Vespasiano, inaugurato nel 1893.

Da vedere la Chiesa di San Francesco, con il suo connubio di elementi gotici e rinascimentali e partenza del Cammino di Francesco, un itinerario di “Anima reatina” sulla scia del Poverello d’Assisi, tra natura e santuari. Ma la cittadina laziale, racchiusa dalla cinta delle mura medievali, è conosciuta come “l’ombelico d’Italia”, un titolo che si deve a Marco Terenzio Varrone. In Piazza San Rufo, una targa in 20 lingue, lo ricorda. Poco distante, il fiume Velino, regala uno scenario naturale incantevole, popolato da garzette e germani reali e accanto i resti del ponte romano. E tra tanta storia, non poteva mancare una libreria speciale. La Mondadori Bookstore è situata all’interno di una chiesa romanica del XII secolo, sconsacrata. L’altare ospita i libri sotto antichi affreschi, mentre le navate custodiscono scaffali di volumi di tutti i generi. Info: www.animareatina.it

Taranto

Il Castello Aragonese di Taranto (© Isa Grassano)

La chiamano la Città dei due mari – il Mar Grande e il Mar Piccolo – e Taranto affascina per l’intrico di vicoli, con i panni stesi al sole che colorano scorci dal fascino d’antan. Ma sotto le case si cela un mondo ancora più sorprendente: ipogei sotterranei, per oltre 700 metri quadrati, arrivando fino a 14 metri di profondità e con accessi diretti all’acqua, un unicum in Italia.

Passeggiando, colpisce la Chiesa di San Cataldo, con la sua cripta affrescata, mentre poco distante il Castello Aragonese, gestito dalla Marina Militare, custodisce un frammento di storia poco noto. Fu tra le sue mura che venne imprigionato Thomas Alexandre Dumas, padre del celebre scrittore Alexandre Dumas, la cui incredibile vicenda pare abbia ispirato Il Conte di Montecristo. Il tema della prigionia e della vendetta, così centrale nel romanzo, riecheggia tra le mura possenti del castello, testimone di segreti e intrighi.

Ma Taranto è anche mito e leggenda: si narra che fu fondata da Taras, figlio di Poseidone, giunto via mare su un delfino, e ancora oggi la città porta il segno di questa connessione con il mondo classico. Il Museo Archeologico Nazionale (MARTA), espone ceramiche, sculture e monili d’oro. Poco distante, il Ponte Girevole, con la sua struttura ingegneristica in ferro nero, unisce il Borgo Antico al Nuovo. Fiore all’occhiello è pure la piccola libreria indipendente Dickens, aperta nel 1990, dove le storie, specie quelle dei Grandi Classici, si mescolano con il profumo salmastro del vento marino. Info: turismo.puglia.it

Palermo

La stanza di Carta, la libreria di Palermo all’interno di un antico campanile (© Isa Grassano)

Dopo anni di ombre, Palermo è tornata a splendere, vibrante e autentica, capace di reinventarsi senza perdere la sua anima. La Cattedrale, con le sue architetture arabo-normanne, custodisce le reliquie della patrona Santa Rosalia. Poco distante, Piazza Pretoria incanta con la celebre “Fontana della Vergogna”, così chiamata per la nudità delle statue. E poi i grandi teatri come il Politeama e il Massimo, simboli di un fermento artistico mai sopito.

Ma il capoluogo siciliano vanta la nascita della casa editrice Sellerio, che ha dato voce a scrittori come Andrea Camilleri, ed è la terra di Leonardo Sciascia, al quale è dedicata la Biblioteca Comunale. E per chi ama perdersi tra gli scaffali, esiste un gioiello prezioso: La Stanza di Carta, una libreria incastonata dentro il campanile della Chiesa di San Giuseppe dei Teatini, il regno di Pietro Onorato, “inguaribile libraio dal 1969”. Appena 19 mq, sviluppati in altezza per sei metri e mezzo, con scaffalature originali del 1920 che sfiorano il soffitto, straripanti di libri rari, fotografie e opere d’arte.

Infine, per scoprire l’anima più autentica della città, nulla è meglio di una passeggiata tra i mercati storici: la Vucciria, resa immortale da Guttuso, il Capo e Ballarò, dove i profumi delle spezie e il vociare dei venditori trasportano in un’atmosfera da suk arabo. E se il mare chiama, a pochi chilometri c’è Mondello: un perfetto capitolo finale per questo viaggio tra cultura e bellezza. Info: turismo.comune.palermo.it

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